Fausto Gherardo Fumi (1840-1915), glottologo di origini toscane attivamente impegnato nello studio delle lingue classiche e del sanscrito, tra la parte finale del XIX e il primo decennio del XX secolo pubblicò alcuni studi sulle lingue indiane. Contemporaneo di Graziadio Ascoli, di cui accolse l’impostazione teorica, e di Emilio Teza, insieme a quest’ultimo è riconosciuto come uno dei più influenti linguisti dell’ultima parte dell’Ottocento, entrambi esponenti della corrente che diffuse la conoscenza delle lingue europee antiche attraverso il metodo comparativo tedesco. Fumi fu docente di Storia comparata delle lingue classiche a Palermo dal 1887 al 1890, al pari di Teza, che insegnava la stessa materia a Padova. Passò poi all’Università di Genova, trasferito senza concorso per sostituire Cesare De Lollis, presso la facoltà di Lettere e Filosofia del capoluogo ligure, Fumi insegnò anche sanscrito, al cui studio aveva già dedicato un volume edito dalla casa editrice Visconti nel 1887 (Avviamento allo studio del sanscrito), che fu ripubblicato in seguito dall’editore Hoepli.
